Che cosa è il bjcp

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BJCP

Che cosa è il BJCP e cosa significa.

Il BJCP, ovvero, il cosiddetto Beer Judje Certification Program, è un organo, degli Stati Uniti d’America, istituito nel 1985, utile alla diffusione culturale della birra, nonché al suo apprezzamento ed al riconoscimento delle capacità di degustazione e valutazione della stessa. In altre parole, quest’organizzazione, ha il compito di formare e rilasciare una relativa certificazione, a tutti coloro che aspirano a divenire giudici birrai, i quali, una volta ottenuto il titolo, verranno a far parte di tale organizzazione, come giudici qualificati potranno prendere parte, in giuria, alle competizioni tra birrai, sia amatoriali che commerciali. I giudici del BJCP, ad ogni competizione, degusteranno e giudicheranno, sotto vari aspetti, le tipologie gli stili di birra, prodotti dai birrai.
La certificazione dei giudici birrai, avviene tramite un esame, costituito da diverse prove, alcune delle quali sono pratiche, ovvero, consistono in assaggi ed altre sono prove teoriche, maggiormente scritte. Prima di accedere all’esame ufficiale, sarà necessario, superare un test di preselezione online, formato da una serie di domande a risposta multipla (180 per l’esattezza), da completare, nel tempo massimo 1 ora, inerenti agli stili del BJCP, ai processi produttivi delle birre, agli ingredienti utilizzati ed al regolamento da seguire nelle competizioni di birra. Superato, il cosiddetto, test di ingresso, si potrà accedere all’esame per diventare Giudici birrai. Quando ogni candidato avrà sostenuto e superato l’esame, verrà nominato giudice birraio del BJCP e, come già detto, potrà far parte della giuria alle competizioni indette dal BJGP. Partecipare, come giudice, alle competizioni è fondamentale, in quanto, ogni partecipazione, farà guadagnare a quest’ultimo, punti di esperienza, che lo faranno salire in graduatoria.

La storia del BJCP.

Come abbiamo già accennato inizialmente, il BJCP è stato fondato nel 1985 negli Stati Uniti d’America, più precisamente, in Colorado, inizialmente, allo scopo di organizzare competizioni nazionali tra birrai. L’organizzazione di tali eventi, ha portato il BJCP, sempre più, ad esigere giurie, altamente preparate e qualificate nella valutazione delle birre in competizione, tanto da aspirare ad ottenere, un vero e proprio gruppo di esperti giudici di birra. C’è, comunque, da dire che nei primi anni di vita, il BJCP venne sostenuto e sponsorizzato da due associazioni, ovvero, L’American Homebrewers Association (un’associazione formata da birrai, birrerie, fornitori, distributori di birre e gente interessata alla promozione della birra) e la Home Wine and Beer Trade Association, cioè l’associazione per il commercio di vino e birra.
Nel 1995, L’American Homebrewers Association, fece un passo indietro, non appoggiando più il BJCP, in quanto, interessata ad avviare un proprio programma di valutazione della birra. A causa di questo ritiro dalla scena, da parte della A.H.A., la H.W.B.T.A., non fu più nelle condizioni di sostenere, da sola, il BJCP, tant’è che quest’ultimo, sarebbe stato destinato a sparire.
Ciò non accadde, grazie al supporto di un piccolo numero di giudici, formati e proclamati, dallo stesso BJCP in quel periodo, i quali decisero che il programma poteva essere gestito da essi stessi, in maniera indipendente.
Da allora, il BJCP è stato in grado di continuare a mantenersi ed a crescere. Venne, quindi, istituito un consiglio di amministrazione, per la gestione del programma del BJCP, formato da sette rappresentanti regionali, eletti, a loro volta, dai membri facenti parte delle sette regioni geografiche in cui erano suddivisi gli Stati Uniti.
A presiedere, inizialmente, tale consiglio di amministrazione, fu Russ Wigglesworth, il quale ebbe il compito di mantenere aggiornato l’elenco di tutti i membri, giudici del BJCP, oltre che di inviare il materiale del programma agli organizzatori delle competizioni, proclamare, giudici neopromossi e svolgere altre funzioni amministrative del BJCP. A partire dal 2004, Wigglesworth cominciò, a passare i suoi compiti ad altri membri del consiglio, fino ad arrivare a cedere tutte le sue competenze come amministratore principale del consiglio, nel 2006.

Le linee guida del BJCP.

Inizialmente, le linee guida dl BJCP, vennero redatte allo scopo di dare una descrizione standard degli stili di birra, da utilizzare, prettamente, nelle competizioni e semplificare la classificazione delle birre partecipanti alle gare, facilitando, così, anche i giudici nella valutazione. Ben presto, l’utilizzo delle linee guida, si è esteso a tutto il mondo. Ciò ha provocato, in diversi casi, venendo prese a modello anche dagli stessi produttori di birra, una loro errata interpretazione. A tal proposito, si è ritenuto opportuno effettuare una revisione delle stesse e nel 2015, venne pubblicata una revisione delle linee guida, grazie alla quale, queste ultime, non si rivolsero soltanto alle competizioni, ma anche ai diversi produttori di birra artigianale. In questo nuovo testo, revisionato, Il BJCP presenta un elenco, dettagliato, dei vari stili di birra esistenti al mondo, tenendo in considerazione ciò che veniva prodotto in passato e con un occhio verso le nuove produzioni.

Gli stili presenti al suo interno.

Lo stile di una birra, mette in risalto le sue caratteristiche più importanti come il colore, il sapore, la gradazione alcolica, gli ingredienti, i metodi di produzione, la ricetta, nonché la storia e le origini. Ogni stile ha una descrizione ben dettagliata, che viene presa in considerazione dal giudice, durante la valutazione di un tipo di birra.
Gli stili possono essere classificiati in base alla categoria di fermentazione.
Nella categoria a bassa fermentazione, abbiamo le Bock (Bock tradizionali, Doppelbock, Eisbock, Hellesbock, Maibock); le Lager (Lager tradizionali, leggere, ambrate e scure); in fine, abbiamo le Pilsner (American Pilsner, Bohemian Pilsner, German Pilsner).
Tra quelle ad alta fermentazione, ci sono le American Ale (pale, ambrate e brune); le Belgian Ale (Belgian and French, Belgian strong ale); le English Pale Ale (English pale ale, English brown ale); le German Wheat and Rye Beer (birre di grano bianche, di grano scure, birre di segale); le India Pale Ale (americane, inglesi e imperiali); le Porter (brune, robuste e baltiche); le Scottish and Irish Ale, ovvero, le scozzesi e irlandesi; le Stout, cioè le scure; le Strong Ale e per finire le Ale Ibride (leggere, ambrate).
Ancora, tra quelle a fermentazione spontanea, vi sono le Lambic (alcune delle quali, fruttate). Ed in fine si hanno quelle a fermentazione mista, tra cui troviamo le Sour Ales.

Le novità del BJCP.

Come abbiamo, ampiamente, detto, il BJCP è noto per la stesura delle linee guida, atte alla valutazione degli stili di birra. Non a caso una delle ultime novità del BJCP, riguarda il rilascio di una nuova scheda sintetica, utile alla valutazione delle birre, creata, prettamente, per grandi competizioni. Quest’ultima versione della scheda, è più complessa rispetto alla precedente, ma paradossalmente, tale complessità serve a rendere più rapidi i processi di valutazione durante una competizione. Dunque, lo scopo ultimo di questa nuova scheda sintetica, è quello di rendere più veloce la compilazione e l’elaborazione di chi raccoglie i dati.
Altra, più recente, novità del BJCP, riguarda la definizione di 4 nuovi stili, birrari, provvisori (Specialty IPA: New England IPA; British Strong Ale: Burton Ale; Catharina Sour; New Zealand Pilsner). Le motivazioni di questa decisione, riguardano la pubblicazione dell’ultima versione delle linee guida del 2015, che, seppur non essendo obsoleta, per alcuni versi, non è al passo con i tempi. A tal proposito, dato che il rilascio di una nuova versione di linee guida, avrebbe richiesto, un lavoro lungo e laborioso, Il BJCP ha preferito, definire gli stili provvisori. Cioè, dei modelli di nuove categorie, da poter utilizzare nelle competizioni ufficiali.